Della Sicilia Preistorica si rinvengono numerosi reperti archeologici che testimoniano la presenza dell’uomo sull’isola sin dal Paleolitico (circa 16.000 anni fa); prova ne sono i frequenti siti archeologici, soprattutto incisioni sulle pareti delle grotte, nel territorio di Palermo, Pachino e delle isole Egadi.

Sicilia Preistorica
La posizione centrale all’interno del Mediterraneo, dunque al centro del “mondo antico”, determinò una differente componente etnica delle varie popolazioni che si stanziarono sul territorio (II millennio a.C.): lo storico Tucidide, ad esempio, narra di popoli, gli Elimi, gruppo forse proveniente dalla Libia, e i Sicani (Iberi), probabilmente di origine spagnola, che occuparono il versante occidentale e che concentrarono le loro attività in importanti centri come Segesta ed Erice; e dei Siculi, popolazioni di stirpe italica provenienti dalla penisola, che a partire dal II millennio a. C. preferirono invece il versante centrorientale, stanziandosi dapprima nelle zone costiere per spingersi successivamente nell’entroterra.
La loro discendenza dalla penisola è riconducibile soprattutto ad affinità linguistiche con vari popoli di lingua latina.
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