Orecchio di Dionisio a Siracusa
L’ Orecchio di Dionisio a Siracusa è una delle maggiori attrazioni della città.
Si tratta di una grotta situata in una delle più suggestive latomie della città, la latomia del Paradiso.
Un tempo era preziosa cava di pietra, oggi un accogliente giardino di palme, arance e magnolie.
Latomia è un termine che deriva dal greco latomìai ed è composto da litos, pietra, e témnein, tagliare.
Anticamente indicava la cava nella quale venivano fatti lavorare gli schiavi.
Da essa si ricavava la pietra e il marmo usati per le costruzioni di opere pubbliche e abitazioni.
Il successivo utilizzo della stessa per imprigionare malfattori e prigionieri di guerra (Cicerone, Verrine).
Tale utilizzo ha influenzato anche il significato della parola, utilizzata così anche per indicare la prigione, nel particolare senso di luogo angusto e sotterraneo.
La denominazione di Orecchio di Dionisio si deve al Caravaggio:
durante il suo viaggio in Sicilia, osservando la forma della grotta, simile a un padiglione auricolare, e conoscendo la leggenda, la paragonò a un orecchio.
La leggenda dell’Orecchio di Dionisio a Siracusa
Si narra, infatti, che il tiranno di Siracusa, Dionisio il Vecchio, era solito porsi sulla sommità della grotta per sfruttare l’incredibile eco che si formava.
Riusciva così ad ascoltare, senza essere visto, le conversazioni dei nemici che venivano catturati e in essa rinchiusi.
Svolgeva, quindi, un importante ruolo di spionaggio:
oggi potrebbe essere paragonato alle attuali intercettazioni telefoniche!
Secondo un primo orientamento la grotta sarebbe stata realizzata esclusivamente per questo scopo.
Esistono, però, diverse teorie sulla natura originaria della grotta:
secondo alcuni, sembra che sia stata costruita per assolvere importanti funzioni acustiche:
sarebbe stata di ausilio per il vicino teatro greco, essendo il luogo in cui si disponeva il coro;
ma la tesi più probabile resta, comunque, l’originaria funzione di cava e il successivo utilizzo come prigione.
Caratteristiche
L’ Orecchio di Dionisio a Siracusa, la grotta si estende in altezza per circa 23 metri.
L’ingresso è largo 11 metri e si restringe man mano che ci si spinge in avanti, restringendosi fino ai 5 metri di larghezza, presentando una pianta a S.
Infine all’interno della latomia del Paradiso, esiste anche un’altra grotta: la Grotta dei Cordari.
Essa prende il nome dagli artigiani che, a partire dal XVII secolo, cominciarono a utilizzare la particolare umidità del sito per intrecciare la canapa.
Venivano prodotte così varie tipologie di corda.
La secolare tradizione si è, purtroppo, estinta da pochi anni, anche a causa del fatto che il luogo non è più accessibile per motivi di sicurezza.
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