Comiso

Comiso è un comune di circa trentamila abitanti, facente parte della provincia di Ragusa. Si trova ai piedi dei Monti Iblei: tale collocazione geografica e tale vicinanza con la catena montuosa degli Iblei fanno si che la città si articoli, soprattutto il centro storico, in progressiva salita così da provocare, nell’osservatore che si pone nella sua parte più alta, grande suggestione. Suggestiva è, altresì, la circostanza che si verifica durante le ore di pioggia: una delle storiche vie della città, caratterizzata dalla presenza di pietre levigate e dall’assenza di asfalto, che collega le due principali chiese (Chiesa Madre e Basilica S. Maria dell’Annunziata, strette da un forte campanilismo), si trasforma in un vero e proprio fiume che divide in due Comiso, la cui forza è arrivata in passato a travolgere e spostare tutte le macchine in sosta lungo quella.

Da un punto di vista artistico la città, come tutta la Sicilia, ospita opere di grande pregio provenienti dalle differenti popolazioni che ne hanno avuto il controllo nei secoli: si va dai mosaici, nei pressi di piazza Fonte Diana, un tempo costituenti gli ambienti di terme romane (il pavimento del mosaico rappresenta la divinità Nettuno), affiorati a seguito ai recenti scavi effettuati a ridosso del palazzo municipale, quest’ultimo di origine ottocentesca e in stile neoclassico; alle numerose chiese presenti in città, segno della religiosità a volte aristocratica a volte popolare, che si esprime in stile neoclassico e barocco; al Castello dei Naselli d’Aragona, collocato nel cuore della città, risalente al periodo rinascimentale XIV/XV secolo, costruito in stile classico.

La presenza delle precedenti dominazioni straniere si ritrova anche nell’etimologia del nome Comiso che la tradizione vuole discendere da quello greco Casmene: l’arrivo dei Greci in Sicilia determinano la progressiva colonizzazione dell’isola a partire dalle terre del catanese fino all’attuale provincia di Trapani (Segesta e Selinunte) passando per il ragusano. Nei pressi della località di Cozzo di Apollo (colle dei Monti Iblei appena sopra Comiso) nasce, infatti, la colonia greca dal nome Kasmenai. Casmene era una antica colonia greca dipendente da Siracusa, della quale  si hanno però scarse notizie.

E’ con l’arrivo degli Arabi che la città prende il nome di Comicio, che in arabo significa “Fonte di acqua” (Jhomiso).

A parte dei contrasti di fonti che fanno discendere il nome “Comiso” a volte dalla matrice araba altre volte da quella greca, bisogna aggiungere che a partire dal seicento la città viene denominata Ihomisus Casmenarum.

Nello stemma del Comune di Comiso, sotto la rappresentazione della dea greca Diana seduta su di una brocca rovesciata, è presente la scritta: “Post Casmenarum fata nitida resurgo” per indicare l’origine e la provenienza della città di Comiso dall’antica Casmene.