Caltagirone è nota in tutto il mondo per le sue ceramiche: arte che deriva dalla tradizione greca.

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Caltagirone

Comune di quasi quaranta mila abitanti, sito in provincia di Catania, è posto a metà strada fra Catania e Gela.

Grazie alla importante presenza di palazzi, monumenti e chiese, Caltagirone rientra tra i comuni del Val di Noto.

Ceramiche

Fonda la propria economia essenzialmente sul turismo e sulla produzione di ceramiche.

Il viaggiatore che qui giunge non può fare a meno di notare i negozi e le botteghe.

La città espone così vasi, statuette e piatti minuziosamente lavorati.

Stessa passione artistica e stessa tecnica che viene riproposta nelle case, nei palazzi, nelle chiese.

Questa onnipresenza di ceramica è stata favorita dalla morfologia del territorio e dall’abbondanza di argilla.

Questa caratteristica ha permesso alla città di specializzarsi nella produzione di manufatti in terracotta, da epoche remote, commerciate in tutta l’isola.

Origini

Nel corso dei secoli, poi, l’arte creativa si affina, le modalità di produzione subiscono le influenze delle varie popolazioni che con essa vengono a contatto: vengono apprese, infatti, tecniche greche, cretesi (questi introducono il tornio verso XI sec. a.C.) e Arabe.

Così che anche i temi degli oggetti si evolvono nel tempo: dapprima motivi geometrici, poi sempre più simboli del potere nobiliare, stemmi e fiori.

Il periodo di maggior splendore può essere considerato quello Normanno e Svevo, nel quale la città viene descritta quasi come una fortezza: collocata su un monte inaccessibile e attorniata da estensioni interminabili di terreni coltivabili, simbolo nello stesso tempo di forza e ricchezza.

Stemma

Lo stemma di Caltagirone è l’aquila, simbolo di libertà, che tiene nell’artiglio un osso.

Rappresenta la liberazione della città dal governo degli Arabi da parte dei genovesi.

Al centro dello stemma è, infatti, presente una corona sostenuta da due grifoni con al centro uno scudo crociato.

Tale simbolo fu inserito in onore del fondamentale contributo che i calatini ricevettero nella lotta contro la popolazione musulmana.

Etimologia

Il nome della città deriva dall’arabo Oal’at Ghiran (Rocca delle grotte) forse in corrispondenza della presenza di importanti reperti archeologici.

Barocco

E’ il terremoto del 1693 che cambia il volto del paese, così come quello di gran parte della Sicilia orientale.

Unica nota positiva è stata la ricostruzione della città secondo lo stile in voga in quel periodo: il Barocco.

Evidenti caratteri del Barocco sono presenti in strade, ponti, palazzi e chiese.

Bisogna aggiungere, però, che Caltagirone ha mantenuto anche i caratteri di città medievale e molti dei suoi elementi pre-sisma:

La città rappresenta dunque un buon compromesso fra lo stile architettonico neoclassico e la raffinata arte barocca.

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Presepi

Inoltre, Caltagirone è conosciuta soprattutto per il presepe.

Ogni anno vengono prodotti, in terracotta, tutti i personaggi della Sacra Natività, pastori, greggi, pescatori, ecc.

Una grande attrazione non solo per i turisti, ma anche per gli abitanti dei paesi vicini e lontani della Sicilia.

Ogni anno, a partire da dicembre alla seconda metà di gennaio, tutti si recano a Caltagirone per visitare i presepi.

Museo della Ceramica

E’ inoltre possibile visitare il museo della ceramica, ospitato presso l’antico carcere.

Da ammirare le preziose statuette e i manufatti di pregevole fattura, realizzati con le antiche tecniche di artigiani del passato.

L’intera città presenta, in ogni suo elemento, caratteri artistici, al punto da essere definita un museo a cielo aperto.

Si noti la bellezza artistica del ponte San Francesco e del vicino palazzo Sant’Elia.